Recente review evidenzia le capacità dello S. salivarius K12 nel prevenire e modulare le infezioni virali

Le infezioni respiratorie virali quali quelle da virus influenzali, rhinovirus e SARS-CoV-2 hanno avuto un impatto importante sulla salute mondiale, soprattutto negli ultimi anni. Questa sempre maggior incidenza e severità delle infezioni respiratorie virali determina la necessità di strategie di prevenzione innovative ed efficaci. 

La recente review dal titolo Review of Streptococcus salivarius BLIS K12 in the Prevention and Modulation of Viral Infections raccoglie tutte le evidenze scientifiche riportate in letteratura circa la capacità del ceppo probiotico S. salivarius K12 nel prevenire e modulare le infezioni respiratorie virali.

S. salivarius K12: tutti i meccanismi messi in atto per contrastare i patogeni virali

La review sottolinea come il ceppo S. salivarius K12 sia in grado di contrastare i patogeni virali mediante meccanismi immuno-modulanti e antinfiammatori.

La capacità immuno-modulante del K12 è stata osservata in alcuni studi citati nella review che evidenziano come bambini e adulti con elevati livelli di S. salivarius nel loro microbiota orale producessero una maggior quantità di anticorpi IgG in seguito a vaccinazione per SARS-CoV-2. Si ipotizza che questo fenomeno derivi dalla somiglianza tra una proteina batterica (RSSL-01370), prodotta da S. salivarius, e la porzione della proteina virale spike del SARS-CoV-2 responsabile dell’aggancio alla cellula dell’ospite. L’immunizzazione con RSSL-01370 porta quindi alla produzione di anticorpi IgG antivirali.

Un’altra azione importante del K12 è quella di promuovere la risposta immunitaria locale, in particolare della mucosa dell’alto tratto respiratorio. Infatti, il BLIS K12 favorisce anche la produzione di anticorpi IgA secretori (sIgA) fondamentali come prima linea di difesa contro i virus respiratori. La review riporta infine come uno studio condotto su bambini che assumevano il BLIS K12 evidenziasse un’aumentata produzione dell’interferone gamma e, di conseguenza, andavano incontro ad una ridotta incidenza di faringo-tonsilliti virali.  

Lo S. salivarius K12, però, non solo modula l’attività immunitaria fornendo una protezione antivirale al paziente, ma riduce anche la severità dei sintomi in caso di infezione grazie alla specifica azione antinfiammatoria.

L’esasperazione dei processi infiammatori che si verifica durante l’infezione virale può infatti causare danni tissutali e l’insorgenza dei sintomi più severi. In questo contesto, il K12, grazie all’attività antinfiammatoria mitiga gli esiti gravi della malattia, promuovendo al contempo l’eliminazione dei patogeni virali.

S. salivarius K12: tutte le evidenze cliniche dell’attività antivirale

Uno studio cardine di Di Pierro et al. ha dimostrato che i bambini che ricevono BLIS K12 vanno incontro ad un numero significativamente inferiore di episodi di faringo-tonsillite virale rispetto ad un gruppo placebo.

Durante la pandemia di COVID-19, un altro studio della Dott.ssa Colombo et. al ha evidenziato una minor incidenza dei casi di positività nei bambini che assumevano il probiotico orale contenente S. salivarius K12. Non solo, poiché altri studi condotti durante la pandemia da Sars-CoV-2 hanno evidenziato come pazienti COVID-19 ospedalizzati che hanno ricevuto BLIS K12 abbiamo mostrato una minor severità dei sintomi, tra cui una ridotta necessità dell’ossigeno-terapia e tassi di mortalità più bassi.

Infine, uno studio clinico di Wang et al.  condotto durante la pandemia su personale medico-sanitario ha mostrato una riduzione del 64% del numero di infezioni del tratto respiratorio nel gruppo che assumeva S. salivarius K12.

Tali evidenze cliniche supportano la possibilità di condurre terapie di prevenzione efficaci nei confronti di tutte le infezioni virali dell’alto tratto respiratorio.

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