Il profilo del microbiota intestinale nei neonati con dermatite atopica
La dermatite atopica, condizione cutanea frequente nei neonati, è il risultato di una combinazione di fattori ereditari e ambientali.
Impatta significativamente sulla qualità di vita dei più piccoli, motivo per cui la letteratura scientifica sta esplorando nuovi approcci terapeutici per prevenirla.
Recente pubblicazione dal titolo Gut microbiota profile and atopic dermatitis in the first years of life indaga la possibile correlazione tra la composizione del microbiota intestinale e lo sviluppo di dermatite atopica in neonati sotto l’anno di età.
Disegno dello studio
Lo studio, condotto tra maggio 2023 e aprile 2024, ha coinvolto 121 neonati di età compresa tra 1 mese e 1 anno, suddivisi in due gruppi: 91 infanti con dermatite atopica e 30 infanti sani, utilizzati come controlli.
I neonati arruolati erano privi di infezioni acute, disordini autoimmunitari, patologie gastrointestinali, cardiovascolari, renali, endocrine e non avevano assunto probiotici nelle 4 settimane precedenti l’arruolamento.
Lo studio ha inoltre osservato come la percentuale di neonati allattati al seno sia significativamente minore nel gruppo dei bambini atopici, mentre la quota di infanti nati da taglio cesareo sia maggiore nel gruppo dei neonati con dermatite atopica rispetto ai controlli sani.
La composizione del microbiota intestinale
L’analisi delle feci ha permesso di valutare la composizione del microbiota intestinale nei due gruppi.
I risultati hanno mostrato un profilo del microbiota intestinale marcatamente differente tra neonati atopici e sani.
A livello di phylum, i bambini atopici presentano una maggiore quota di proteobatteri pro-infiammatori e una ridotta concentrazione di Firmicutes e Actinobacteria rispetto ai controlli sani.
In particolare, il microbiota dei neonati con dermatite atopica è arricchito di specie patogene come Escherichia coli e Klebsiella, mentre risulta significativamente impoverito del genere Bifidobacterium.
Conclusioni
L’articolo sottolinea l’opportunità di sviluppare terapie probiotiche mirate a ripristinare l’equilibrio del microbiota intestinale.
In particolare, arricchendo il genere Bifidobacterium, noto per le sue proprietà antinfiammatorie e immunomodulatrici, si potrebbe prevenire lo sviluppo di dermatite atopica nei neonati più a rischio, come quelli nati da cesareo e allattati artificialmente.