Bifidobacterium longum ES1:
il probiotico di supporto alla dieta gluten free
La dieta gluten free, un indispensabile strumento terapeutico nei celiaci, sia adulti che bambini, non è però priva di aspetti sfavorevoli come la disbiosi intestinale indotta dalla dieta stessa.
Infatti, la forte riduzione dei carboidrati può essere causa di disbiosi: studi dimostrato un calo dei batteri intestinali eubiotici, in particolare quelli del genere Bifidobacterium, ed un aumento dei batteri pro-infiammatori. Per questi motivi, è costante la ricerca, soprattutto nel mondo dei probiotici, di strumenti utili a supportare la dieta gluten free.
Lo studio “Double-blind, randomised, placebo-controlled intervention trial to evaluate the effects of Bifidobacterium longum CECT 7347 in children with newly diagnosed coeliac disease” ha indagato il potenziale vantaggio dell’utilizzo del Bifidobacterium longum CECT 7347 (anche noto come ES1) in add on alla dieta gluten free, in bambini con recente diagnosi di celiachia.
B. longum ES1 in add on alla dieta aglutinata
Lo studio pilota condotto in doppio-cieco, randomizzato e controllato, ha arruolato 36 bambini e ragazzi tra i 2 e 17 anni, con recente diagnosi di celiachia. I pazienti sono stati divisi in due gruppi: il gruppo intervento è stato trattato con dieta aglutinata più B. longum ES1; il gruppo placebo è stato sottoposto alla stessa dieta aglutinata con l’aggiunta del placebo.
Lo studio ha avuto durata di 3 mesi; a inizio e fine trattamento, nei due gruppi, sono stati valutati specifici parametri immunitari e antropometrici, e la composizione del microbiota intestinale.
I risultati
A fine studio è stata rilevata una differenza significativa nei parametri immunitari tra i due gruppi: nel gruppo che ha assunto ES1 è stata misurata una riduzione della concentrazione sierica di linfociti T CD3+, indice di una minore reattività immunitaria.
Nello stesso gruppo, è stato osservato un aumento tendenziale dei linfociti T regolatori coinvolti nella tolleranza immunitaria e una diminuzione del TNF-α pro-infiammatorio. Lo stesso non si è verificato nel gruppo trattato con il placebo e la dieta aglutinata.
Per quanto riguarda la composizione del microbiota intestinale, è stato osservato un aumento di Bacteroides fragilis ed Enterobacteriaceae nel gruppo controllo, dove invece nel gruppo intervento è stata osservata tendenza opposta. B. fragilis gioca potenzialmente un ruolo patogenico nella malattia celiaca, essendo riconosciuto come responsabile dell’aumento della permeabilità intestinale.
Nel gruppo intervento, la riduzione di questi ceppi pro-infiammatori e il complessivo effetto eubiotico esercitato da B. longum ES1 sono stati accompagnati da una riduzione significativa delle IgA secretorie fecali, indice di una ridotta reattività della mucosa intestinale.
Attraverso la misurazione dei parametri antropometrici, è stato osservato un aumento significativamente maggiore del percentile dell’altezza nel gruppo che ha assunto il probiotico ES1, rispetto al gruppo placebo e senza avere effetto sul peso. Il dato è indice di un efficace assorbimento dei nutrienti, aspetto che riveste un ruolo chiave durante la crescita del bambino.
I risultati registrati nel gruppo intervento confermano i dati di altri studi, dimostrando come l’aggiunta del probiotico B. longum ES1 sia in grado di migliorare la disbiosi intestinale e modulare la risposta immunitaria intestinale, con conseguente vantaggio anche sulla crescita del bambino.
La scelta del ceppo ES1 trova un forte razionale nella sua attività eubiotica ed antinfiammatoria, in aggiunta alla peculiarità ceppo-specifica di digerire piccole quantità di gliadina; queste caratteristiche si dimostrano utili nel bambino celiaco sottoposto a dieta gluten free, allo scopo di contrastare gli effetti negativi dovuti alle contaminazioni di gliadina e azzerare i sintomi intestinali residui.