Silibina Fitosoma®: uno studio ne valuta i benefici sull’assorbimento

La silimarina, estratta da cardo mariano (Silybum marianum) è conosciuta da tempo per la azione epato-protettiva e per questo viene utilizzata sia come farmaco che come nutraceutico.

La silimarina è una miscela di molecole, tra le quali quella maggiormente responsabile della sua attività è riconosciuta essere la silibina.

Quest’ultima, essendo una molecola ingombrante e scarsamente lipofila, viene pochissimo assorbita e per questo può risultare poco utile.

La tecnologia farmaceutica è riuscita a superare questo limite complessando la silibina con la fosfatidilcolina e dando vita al fitosoma della silibina, noto come Siliphos®.

Uno studio italiano Pharmacokinetic studies on IdB 1016, a silybin-phosphatidylcholine complex, in healthy human subjects ha valutato le differenze nell’assorbimento di dosi equivalenti di silibina contenuti nella sola silimarina e nel Siliphos®, in volontari sani. 

Silimarina vs Siliphos®

Nello studio, è stata valutata la farmacocinetica della somministrazione orale di silimarina e di Siliphos® (equivalenti per contenuto in silibina), al fine di valutare le variazioni nell’assorbimento.

I campioni di sangue sono stati prelevati in tempi prestabiliti, allo scopo di misurare le variazioni nelle concentrazioni plasmatiche di silibina, nel tempo.

Il vantaggio di Siliphos®

Dai risultati della somministrazione di un’unica dose, è emerso che la concentrazione di silibina nel sangue è molto più alta in presenza di Siliphos®.

Confrontando le concentrazioni plasmatiche di silibina nel tempo, dell’una e dell’altra forma, è risultato che la biodisponibilità della silibina contenuta nel Siliphos® è 5 volte maggiore rispetto a quella contenuta nella silimarina.

I risultati dimostrano che il fitosoma della silibina, noto come Siliphos®, consente di ottenere un assorbimento marcatamente maggiore rispetto a quello della silibina contenuta nella silimarina.

 

Studi sull’animale hanno dimostrato che questo aumentato assorbimento si traduce in una più efficace azione farmacologica, dopo somministrazione orale; per questo motivo, studi successivi sono stati condotti per valutare se gli stessi benefici clinici sono riscontrabili nell’uomo.

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