
Menopausa e metabolismo: un aiuto naturale dall’estratto di cumino nero (Nigella sativa)
La menopausa, con il suo corollario di alterazioni ormonali e metaboliche, rappresenta una sfida clinica significativa, caratterizzata da aumenti ponderali, dislipidemie e incremento del rischio cardiovascolare.
L’intervento nutrizionale rappresenta la prima linea terapeutica per la gestione di questi disturbi ed è tipicamente basato su una dieta equilibrata, ricca di frutta, verdura, cereali integrali e proteine magre, abbinata a uno stile di vita attivo.
Negli ultimi anni, l’uso di estratti vegatali ha guadagnato terreno come potenziale strategia adiuvante e lo studio clinico Cardiometabolic Effects of Nigella sativa in Postmenopausal Women with Hypertension: A Prospective, Observational, Pilot Study, pubblicato su Nutrients quest’anno, fornisce importanti evidenze sull’efficacia della Nigella sativa (cumino nero) nel migliorare non solo i parametri metabolici ma anche quelli vasopressori nelle donne in postmenopausa.
I risultati dello studio
Lo studio ha valutato i risultati dell’estratto di Nigella sativa (NS) in due gruppi attivi che hanno ricevuto due diversi dosaggi di NS (a 400 mg/die e a 800 mg/die) confrontandoli con un gruppo di controllo.
Dopo 8 settimane, i risultati più significativi hanno riguardato:
- la riduzione delle LDL e del colesterolo totale: lo studio ha evidenziato una significativa diminuzione dei livelli di colesterolo “cattivo” LDL (128.17mg/dL vs58mg/dL del gruppo controllo, p<0.01) e del colesterolo totale (198.31mg/dL vs 225.41mg/dL del gruppo controllo, p<0.01). Questo risultato è di particolare rilevanza, considerando il ruolo delle LDL nell’aterogenesi e nel rischio di malattie cardiovascolari, che tendono ad aumentare in post-menopausa.
- la perdita di peso: il gruppo con dosaggio di 800 mg/die ha riscontrato riduzioni significative del peso (in media è passato da 62,30 kg a 57 kg, p=0,04) e del BMI (in media è diminuito da 24,39 kg/m2 a 22 kg/m2, p=0,04).
- l’ipertensione: l’integrazione di NS ha ridotto significativamente la pressione sistolica e diastolica (in media 133/86 mmHg del gruppo controllo vs 117/76 mmHg nel gruppo trattato) in modo dose-dipendente, riportando i valori a livelli più normali.
Inoltre, sono stati osservati miglioramenti nei sintomi del climaterio e una riduzione della frequenza cardiaca già dopo 4 settimane, mentre non sono stati riscontrati effetti collaterali significativi per tutta la durata dello studio.
L’articolo sottolinea come per tutti i parametri le riduzioni più pronunciate siano state nel gruppo a 800mg/die e gli autori identificano come fattori predittivi di una migliore risposta al trattamento l’età più giovane della donna e la transizione alla menopausa più recente.
Meccanismi d’azione
I potenziali meccanismi attraverso cui la Nigella sativa esercita i suoi effetti benefici, sono legati al timochinone, una molecola bioattiva con numerose capacità, quali:
- azione anti-dislipidemica, attraverso l’inibizione dell’enzima responsabile della sintesi di colesterolo e l’aumento dell’espressione dei recettori LDL.
- effetti antinfiammatori e antiossidanti che possono contribuire alla protezione cardiovascolare.
- azione insulino-sensibilizzante, attraverso la riduzione dell’assorbimento del glucosio intestinale e della gluconeogenesi epatica.
La combinazione di queste caratteristiche rende l’estratto di Nigella sativa uno strumento efficace per migliorare i fattori di rischio per le malattie cardiovascolari e la qualità della vita delle donne in menopausa.
