La cefalea in Medicina Funzionale. Possibili Catene Causali coinvolte

Si definisce “cefalea” un dolore localizzato a livello del cranio, provocato dalla stimolazione di strutture intracraniche sensibili al dolore, innervate soprattutto dal nervo trigemino e, secondariamente, dal nervo glossofaringeo. La cefalea colpisce prevalentemente l’età adulta, anche se non risparmia bambini e adolescenti. Secondo la classificazione da Intern. Headache Society, 1988, modificata, le cefalee si suddividono in:

CEFALEE PRIMITIVE

  • emicrania (nelle sue varianti)
  • cefalea a grappolo ed emicrania cronica parossistica
  • cefalea tensiva
  • cefalee da stress e psicogene
  • cefalee non associate a motivazioni riconoscibili.


CEFALEE SECONDARIE 

  • patologie cerebrali, craniali, internistiche o psichiatriche,
  • abuso di farmaci, ad es. analgesici.

Nella diagnostica clinica assume importanza fondamentale, per un corretto inquadramento diagnostico delle cefalee, una precisa analisi dei sintomi riferiti dal paziente quali frequenza della cefalea, localizzazione esatta del dolore, durata, tipo e presenza di altri segni clinici.

La cefalea può essere scatenata da alcuni stimoli o situazioni: alimenti istamino-liberatori o contenenti alto tasso di istamina (alcool, cioccolata, salumi, insaccati, cibi conservati, glutammato, spezie, formaggi, crostacei, frutti di mare, vino bianco, birra ecc..), ciclo mestruale, fine settimana, farmaci (nitroglicerina, reserpina, estrogeni, vasodilatatori ecc..), eventi stressanti, posture scorrette.

Inquadramento diagnostico delle cefalee secondo la Medicina Funzionale

In Medicina Funzionale le cefalee sono lette secondo il paradigma delle Catene Causali e le relazioni ed informazioni ricavate dall’Agopuntura, che implementano la diagnosi, dando per conosciuto tutto ciò che è accettato dal mondo scientifico nel capitolo diagnostico delle cefalee, ed i risultati terapeutici sono estremamente incoraggianti.

Tutti i fenomeni dell’universo, dal macrocosmo al microcosmo, sono coordinati secondo cinque schemi, chiamati in agopuntura tradizionale “5 elementi” o “5 movimenti”.

Anche nel corpo umano gli organi, i visceri, le funzioni ad ogni livello, si possono riferire a queste cinque categorie; fra loro in rapporto, per trarne una utilità pratica, diagnostica e prognostica. Le informazioni fisiologiche e patologiche scorrono nei Meridiani di Agopuntura, circuiti di energia che percorrono il nostro corpo ed in ognuno scorrono le informazioni fisiopatologiche di un organo/viscere e/o di una funzione. Non hanno supporto anatomico, ma si possono rilevare elettricamente. Lungo i Meridiani si trovano i cosiddetti punti di agopuntura che hanno un preciso repere anatomico e sono definiti dalla Medicina Cinese “finestre di comunicazione con il mondo”.

Secondo la diagnostica delle Catene Causali per affrontare le cefalee è fondamentale conoscere:

  • l’anamnesi,
  • la localizzazione,
  • le modalità di insorgenza,
  • il tipo di dolore
  • la presenza di altri segni o sintomi.

È importante la visita neurologica per escludere segni neurologici suggestivi per altre patologie. Esami diagnostici strumentali (visita oculistica, TAC e RMN encefalica) possono essere utili per escludere cause secondarie.

Se analizziamo le cefalee secondo la LOCALIZZAZIONE vediamo che la cefalea:

    • localizzata al vertice, temporo-parietale e retro-oculare sono sostenute da uno squilibrio dell’unità funzionale Fegato – Vescica biliare
    • muscolo tensiva è sostenuta da una disfunzione dell’unità funzionale Vescica biliare o Vescica
    • frontale è legata a una disfunzione dell’unità funzionale Stomaco
    • occipitale dipende da una disfunzione del meridiano della Vescica
    • da stanchezza è sostenuta dall’unità funzionale Rene.

Se compariamo dal punto di vista della classificazione e dei parametri diagnostici clinici l’approccio secondo le Catene Causali e quello accademico, vediamo che i punti in comune sono numerosissimi, ma l’approccio causale da un plus valore importante in quanto valuta anche i segni ed i sintomi apparentemente non correlati alla patologia in esame.

I parametri adottati per la valutazione diagnostica e terapeutica secondo la Medicina Funzionale sono:

    • storia clinica del paziente
    • frequenza delle crisi
    • localizzazione
    • durata
    • modalità e tempi di risoluzione della crisi
    • sintomatologia correlata all’evento

Non si tiene in considerazione l’intensità del dolore in quanto è estremamente influenzabile dalla soggettività del paziente.

L’approccio terapeutico in Medicina Sistematica Integrata nelle patologie croniche si articola in più fasi tenendo in considerazione la sempre presente multifattorialità e complessità del sistema:

    1. riequilibrio dell’unità funzionale in sofferenza cronica(Catena Causale) con Medicinali Omeopatici di Risonanza FM-FMS
    2. trattamento dei sintomi con rimedi omeopatici complessi in basse diluizioni.


Nella tabella seguente si riporta in modo sintetico le caratteristiche principali delle cefalee:

fms calcium fluoratum zea delta meridiano tao 18