MEDICINA GENERALE

L’efficacia anti-stipsi del Bifidobacterium longum W11

Recente studio ha valutato l’efficacia e la tollerabilità del ceppo probiotico Bifidobacterium longum W11 su 636 pazienti con IBS sottotipo costipazione (IBS-C) di età compresa tra i 18 e gli 80 anni.
Un mese di trattamento con B. longum W11 si è mostrato efficace, indipendentemente dalle informazioni anagrafiche, nel migliorare significativamente i sintomi IBS-C correlati (dolore e gonfiore addominali) così come la funzione intestinale, aumentando la frequenza settimanale di defecazione.

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Quercetina: candidato terapeutico naturale contro i virus influenzali

Recente review valuta l’impiego della quercetina e dei suoi derivati come terapia complementare nel controllo delle infezioni da virus influenzali e dei sintomi ad esse correlate.
L’articolo include studi in vitro e in vivo che indagano i benefici della supplementazione della quercetina in caso di virus influenzali ed i possibili target molecolari sui quali agisce tale flavonoide.

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Biofilm batterico: il ruolo nella rinosinusite cronica e la soluzione anti-biofilm

Molteplici studi scientifici sottolineano il ruolo centrale del biofilm batterico nella patogenesi della rinosinusite cronica evidenziando come impatti sulla funzionalità della mucosa ciliata e peggiori l’accumulo di essudato infiammatorio nei seni paranasali.
La possibile soluzione terapeutica a tale fattore eziologico viene indagata in un recente studio italiano che individua nell’olio di lentisco un potente agente anti-biofilm.

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Amoxicillina e amoxicillina/acido clavulanico: l’impatto sul microbiota intestinale

Recente articolo indaga l’impatto dell’antibiotico sulla composizione del microbiota intestinale e le possibili conseguenze cliniche a breve e lungo termine.
Inoltre, uno studio italiano evidenzia l’unicità del ceppo probiotico B. breve PRL2020 che, grazie alla resistenza intrinseca e non trasferibile all’amoxicillina e all’ amoxicillina/ac. clavulanico offre nuove opportunità terapeutiche per prevenire le conseguenze della terapia antibiotica.

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I benefici clinici dell’olio di lentisco nelle rinosinusiti croniche

Recente studio indaga l’efficacia clinica dell’olio ottenuto per spremitura a freddo delle bacche di Pistacia lentiscus in pazienti con rinosinusite cronica senza poliposi.
I risultati evidenziano come le gocce nasali di olio di lentisco abbiano migliorato sia la sintomatologia che i parametri eziologici quali la quota di batteri patogeni e il biofilm da essi prodotto.

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S. salivarius K12: il probiotico che contrasta i patogeni responsabili di otiti ricorrenti

Le otiti medie acute (OMA) sono comuni infezioni dell’orecchio medio che, se ricorrenti, richiedono un frequente utilizzo di antibiotico-terapia con conseguente alimentarsi dei fenomeni di antibiotico-resistenza.
Recente studio valuta la capacità del ceppo probiotico S. salivarius K12 nel contrastare la crescita dei principali oto-patogeni e ne suggerisce l’impiego come strumento di prevenzione nei confronti delle OMA ricorrenti.

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S. salivarius K12: l’efficace prevenzione per infezioni batteriche e virali delle alte vie respiratorie

Meta-analisi ha esaminato l’efficacia della somministrazione dello Streptococcus salivarius K12, contenuto in Bactoblis, nella prevenzione di faringotonsilliti, batteriche e virali, e dell’otite media.
Dai risultati ottenuti si evidenzia una grande efficacia in entrambe le problematiche, con una maggiore rilevanza nelle faringotonsilliti, con una significativa diminuzione del numero di episodi di malattia e del ricorso ad antibiotici, antipiretici e antinfiammatori.

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Silibina: i benefici epatici ed intestinali nella NAFLD

Recente studio indaga i meccanismi molecolari attuati dalla silibina a livello epatico ed intestinale, al fine di contrastare la progressione della NAFLD.
La quota assorbita della silibina agisce a livello epatico con conseguenti benefici sui parametri biochimici sierici quali ALT, AST, LDL e TG.
Inoltre, la quota non assorbita di silibina modula la composizione del microbiota intestinale in senso eubiotico e ripristina la corretta permeabilità intestinale.

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Quercetina nell’infezione da COVID-19: le azioni anti-virale ed anti-infiammatoria

Nonostante la fine dell’emergenza sanitaria dichiarata nel 2022, le infezioni da SARS-CoV-2, sostenute da nuove varianti, continuano a diffondersi con severe conseguenze cliniche, soprattutto nei soggetti anziani.
Recente review raccoglie tutte le evidenze, in vitro e cliniche, circa le attività antivirali ed anti-infiammatorie sostenute dalla quercetina che la rendono un potenziale trattamento adiuvante per la prevenzione e profilassi di infezioni da SARS-CoV-2.

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La carenza di ferro nei pazienti affetti da ipotiroidismo subclinico

Recente studio valuta la correlazione tra ipotiroidismo subclinico e deficit di ferro sierico evidenziando come circa il 70% dei soggetti affetti tale disturbo endocrino presentino una carenza di ferro.
I risultati del lavoro suggeriscono come sia auspicabile monitorare i livelli di ferro sierico in questi pazienti, in modo tale da perfezionare il protocollo terapeutico con un’opportuna integrazione di ferro e, al contempo, contenere la progressione della patologia stessa.

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Impiego della Melissa Fitosoma per migliorare i disturbi del sonno e la qualità di vita

Recente studio clinico valuta il potenziale effetto calmante di due differenti dosi giornaliere di un carrier fosfolipidico a base di estratto di Melissa officinalis (Relissa®).
Si evidenzia come 400 mg/die di Relissa®, per 3 settimane, permetta di ottenere risultati migliori per tutti gli endpoint valutati riguardanti i disturbi del sonno, la sofferenza emotiva, il benessere mentale e la qualità di vita.

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Estratto iCR nella sindrome climaterica indotta dagli analoghi dell’LHRH nel cancro al seno

Studio clinico indaga il valore dell’estratto isopropanolico della Cimicifuga racemosa (iCR) nel trattamento della sindrome climaterica indotta dalla terapia con gli analoghi dell’ormone di rilascio dell’ormone lutenizzante (LHRH-a) sulle pazienti con carcinoma mammario in pre-/peri-menopausa. L’estratto iCR, contenuto in Remifemin, ha infatti dimostrato di prevenire l’aumento del KMI durante il trattamento.

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Elevate efficacia e sicurezza dell’estratto isopropanolico di Cimicifuga racemosa sui sintomi della menopausa

Studio clinico, randomizzato, doppio-cieco e controllato, condotto su 244 donne di età compresa tra i 40 e i 60 anni, ha confrontato l’effetto dell’estratto iCR e di quello del tibolone sui sintomi tipici della menopausa valutati mediante l’indice di Kupperman.
I risultati evidenziano un miglior rapporto efficacia-sicurezza dell’estratto iCR rispetto a quello del farmaco.

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Alternativo approccio ipnotico con estratti erbali: le evidenze in letteratura

Recente review indaga il potenziale terapeutico di alcuni derivati erbali, sicuri e privi di effetti collaterali, nel trattamento dell’insonnia prendendo in considerazione 82 studi condotti in vitro, in vivo e trial clinici.
Tra le più promettenti piante ipnotiche vi è la Melissa officinalis contenente acido rosmarinico in grado di potenziare il sistema inibitorio gabaergico a livello del SNC.

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La silibina fitosoma nel contrastare i danni epatici da NAFLD

Studio clinico di rilievo valuta gli effetti di una formulazione contente silibina fitosoma (Siliphos®) su pazienti affetti da NAFLD o NAFLD e HCV.
Tale lavoro dimostra i vantaggi clinici di Siliphos® sui parametri epatici, i marker di fibrosi, l’HOMA index e l’insulinemia in entrambi i pazienti.
Queste evidenze supportano l’utilizzo di HEPA G®, contenente Siliphos® e amminoacidi precursori del glutatione epatico, per il trattamento di danni epatici associati a NAFLD e HCV.

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Review internazionale celebra l’efficacia di Berberol® sul profilo glucidico

Recente review internazionale raccoglie tutte le evidenze dimostrate dall’associazione di berberina e silimarina, contenuta in Berberol®, sui parametri glucidici, ottenute da studi clinici, randomizzati e controllati, condotti su pazienti con sindrome metabolica o con diabete di tipo I o II.
Tale lavoro dimostra l’efficacia di Berberol® nel ridurre valori quali: glucosio plasmatico, emoglobina glicata e HOMA-IR.

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Tutti i vantaggi della berberina sul profilo lipidico!

Review raccoglie le evidenze pre-cliniche e cliniche più significative dimostrate dalla berberina sui parametri lipidici, in monoterapia (-35% LDL) o in add-on ai farmaci, in modo tale da ridurre il rischio aterogeno e di disturbi cardiovascolari.
Si evidenzia inoltre la necessità di migliorare la biodisponibilità della berberina stessa con l’associazione brevettata berberina-silimarina contenuta in Berberol®.

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B. breve PRL2020: unico probiotico resistente all’Amoxicillina e Amoxicillina/Ac. clavulanico

Studio recente riporta come l’amoxicillina, da sola o in associazione all’acido clavulanico, determini una disbiosi intestinale con aumento dei clostridia e riduzione di bifidobatteri.
L’unica soluzione ad oggi è Brevicillin® che, con la sua resistenza intrinseca verso amoxicillina e amoxicillina/clavulanato, occupa tempestivamente le nicchie ecologiche liberate dall’antibiotico ripristinando la quota bifidobatterica e l’eubiosi intestinale.

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Melissa Fitosoma®: la clinica ne dimostra l’effetto sedativo

Studio recente certifica l’efficacia di Meloff®, Melissa Fitosoma®, nel miglioramento della qualità, latenza, durata ed efficienza del sonno.
Già dopo tre settimane si raggiunge la riduzione della Pittsburgh Sleep Quality Index scale del 67% rispetto al 22% del gruppo placebo.
Gli effetti neurofarmacologici sedativi rendono Meloff® vantaggioso per migliorare la qualità di vita ed evitare l’uso di terapie farmacologiche che presentano svariati effetti collaterali.

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