Precisa terapia probiotica in gravidanza riduce l’infezione da S. agalactiae e la frequenza delle PROM

La profilassi antibiotica intra-partum, considerata terapia di prima linea nel prevenire la trasmissione streptococcica e sue conseguenze dalla madre al neonato, può portare a disbiosi del microbiota con effetti negativi sul benessere di entrambi gli individui.

Enterococcus faecium L3 è un ceppo probiotico clinicamente in grado di esercitare una forte attività antagonista contro la maggior parte degli streptococchi, tra cui S. agalactiae, grazie alla produzione di batteriocine “killer”, note come enterocine A e B.

Una miscela probiotica contenente il ceppo L3 ha dimostrato, infatti, una significativa riduzione degli episodi di PROM e della positività al tampone vagino-rettale per il patogeno S. agalactiae (GBS) in donne gravide con concomitanti infezioni genito-urinarie.

Lo studio clinico retrospettivo, osservazionale, controllato, monocentrico appena pubblicato A Controlled, Retrospective, Single-Center Study to Evaluate the Role of a Probiotic Mixture Administered during Pregnancy in Reducing Streptococcus Agalactiae Swab Positivity and the Frequency of Premature Rupture of Amniochorionic Membranes conferma il ruolo esercitato dalla suddetta miscela probiotica sulla PROM e di comprendere meglio il valore del suo impatto sulla rilevazione clinica di S. agalactiae.

Disegno dello studio

Sono state arruolate 250 gravide, età media 34 aa e BMI medio 24.9, con storia di infezioni genito-urinarie ricorrenti (non meno di 3 episodi nell’anno precedente, accertati tramite urinocoltura e/o criteri di Amsel) e con disturbi gastrointestinali (bloating, meteorismo, flatulenza, costipazione, diarrea) nei 6 mesi precedenti l’arruolamento.

Le pazienti sono state divise equamente in 125 trattate con la miscela probiotica, contenente E. faecium L3, Bifidobacterium animalis ssp. lactis BB-12®, Lacticaseibacillus casei RO215 e Lactococcus lactis ssp. lactis SP38 ad 1 bustina/die per 12 settimane, dalla 24° alla 36° settimana, e 125 non trattate come controllo.

Risultati clinici e prospettive future

L’analisi dei risultati ha confermato il ruolo esercitato dalla miscela probiotica che, nelle gravide trattate vs controllo, è stata in grado di ridurre:

  • del 67% gli episodi di PROM (p<0.001),
  • del 33% il numero di gravide con positività al tampone vagino-rettale per GBS, effettuato tra la 36° e la 37° settimana di gravidanza (p=0.0163)
  • del 23% la necessità di somministrare antibiotici intra-partum per la profilassi, usato in caso di positività all’urinocoltura, GBS, PROM e parto cesareo.

Come affermato dai firmatari, questo studio ha dunque permesso di confermare la validità dei risultati ottenuti dal precedente trial clinico effettuato in un centro diverso con clinici e autori diversi, ottenendo un risultato ancora più preciso sulla rilevazione vagino-rettale di GBS e sull’uso di antibiotici.