C. racemosa può influenzare le modifiche funzionali che avvengono nell’ippocampo durante la menopausa
La deplezione degli estrogeni che si verifica durante la menopausa o l’ovariectomizzazione (OVX) è associata a contestuali cambiamenti nei processi nervosi centrali.
Sebbene la terapia ormonale sostitutiva sia considerata il trattamento di prima linea, esistono anche terapie alternative promettenti, non ormonali, quale l’estratto di Cimicifuga racemosa (iCR). Lo studio in vivo su modello murino Gene expression analyses on multi‑target mode of action of black cohosh in menopausal complaints – a pilot study in rodents valuta i profili di espressione genica nell’ippocampo (Hi) e nell’ipotalamo (Hy) di roditori OVX, per meglio comprendere l’azione di iCR sul sistema nervoso centrale.
Punti focali dello studio pilota
Dalle analisi del tessuto Hi e Hy dei roditori al basale, 3 mesi dopo OVX, e trattati con iCR per 3 mesi dopo OVX è emerso come, confrontando i tre gruppi, su 4812 geni regolati in modo differenziale nei due tessuti a causa dell’OVX, iCR abbia compensato gli effetti in 518 geni.
Tale effetto era più evidente a livello dell’ippocampo, in particolare sui geni coinvolti nella termoregolazione, regolazione dell’umore, del sonno, ormonale e della pressione sanguigna, metabolismo, nocicezione, omeostasi, apprendimento e cognizione, modulazione neuroendocrina.
Nell’ipotalamo, iCR ha compensato gli effetti dell’ovariectomizzazione relativamente ai geni coinvolti nella fisiopatologia delle vampate.
Dunque, i risultati testimoniano l’azione multitarget e tessuto-specifica, a livello cerebrale, di iCR nei disturbi tipici del climaterio.
Confronto con la letteratura
La review appena pubblicata Transfer of preclinical study data on the influence of cimicifuga racemosa on functional changes in the hippocampus during menopause, gli stessi ricercatori hanno voluto arricchire i risultati con quelli della letteratura scientifica più recente, per poter traslare le conoscenze emerse dallo studio pilota ad un modello umano in fase di transizione e adattamento menopausali.
Benché ciò non sia stato completamente possibile poiché molti processi neuronali si verificano contemporaneamente, dalla clinica vi è la conferma che i sintomi climaterici possano essere ridotti compensando la carenza ormonale, oppure adattandosi il più rapidamente possibile alle nuove condizioni ormonali in cui la donna si ritrova.
Infatti, in fase di adattamento, il corpo elabora nuove modalità di reazione, ma questo richiede un lasso di tempo variabile, e un nutraceutico come l’estratto di Cimicifuga racemosa iCR può aiutare a superare questi limiti e riequilibrare la funzione dell’ippocampo, messo “in subbuglio” dal calo estrogenico.