IBS e costipazione (IBS-C):
il razionale di una
combinazione efficace

La costipazione, associata o meno a sindrome dell’intestino irritabile, è un problema diffuso ma con una soluzione complessa; infatti, nonostante la molteplicità dei trattamenti disponibili, nessuno di questi si mostra efficace in tutti i casi e in modo duraturo, o è completamente esente da effetti indesiderati.

In questo contesto, appare più sicuro utilizzare lassativi formanti massa che, richiamando acqua nell’intestino, aumentano il volume fecale e facilitano l’evacuazione.

In caso di costipazione è necessario anche agire a livello del microbiota intestinale, al fine di ottenere un beneficio più duraturo; uno specifico ceppo probiotico, il B. longum W11 si è dimostrato particolarmente efficace nel migliorare la costipazione, probabilmente attraverso la riduzione dei Clostridiales, la cui presenza risulta aumentata in caso di stipsi.

L’introduzione di un trattamento sintomatico, e complementare all’azione del probiotico, potrebbe aiutare a raggiungere più rapidamente una certa regolarità intestinale e a gestire quotidianamente il sintomo, senza causare effetti collaterali.

Psillio e melatonina: vecchi e nuovi alleati

Lo psillio è una fibra gelificante, ad azione lassativa, utilizzata da moltissimi anni.

Lo psillio è considerato efficace e sicuro; la sua ingestione con adeguate quantità di acqua consente di ottenere un effetto lassativo, senza causare fastidiosi effetti collaterali.

A contatto con l’acqua, lo psillio forma una massa gelatinosa che può funzionare da vero e proprio sistema di rilascio di altri attivi, come per esempio la melatonina.

Quest’ultima, infatti, è altamente presente nel tratto gastrointestinale, essendo prodotta anche dalle cellule enterocromaffini, oltre che dalla ghiandola pineale; studi dimostrano che i pazienti con IBS hanno una minore quantità di melatonina nel tratto gastrointestinale rispetto ai soggetti sani.

Uno studio pubblicato su World Journal of Gastroenterology, “Melatonin for the treatment of irritable bowel syndrome” ha indagato il ruolo della melatonina nella sindrome dell’intestino irritabile.

Dall’analisi condotta è emerso che l’impiego di melatonina nell’IBS è efficace nel migliorare il dolore addominale e la qualità di vita dei pazienti.

Infatti, la melatonina agirebbe sia sulla componente psicologica e che su quella somatica che compongono l’IBS.

Le normali formulazioni a base di melatonina garantiscono un livello fisiologico solo per 2-4 ore, che può essere ottimizzato attraverso formulazioni a lento rilascio.

I dati sull’uomo

Gli studi sull’uomo hanno dimostrato l’efficacia della melatonina quando confrontata con il placebo, in particolare nel migliorare la costipazione nel 50% dei soggetti, quando assunta sul lungo periodo ed hanno anche mostrato miglioramento del dolore addominale in seguito all’assunzione di melatonina e miglioramento significativo della qualità di vita in circa il 44% dei soggetti trattati, rispetto al placebo.

La melatonina è stata riconosciuta come modulatore del transito intestinale ed è in grado di combattere il dolore addominale. Dose e durata del trattamento possono essere adattati al paziente IBS.

L’opportunità di somministrare la melatonina attraverso lo psillio consente di aumentarne il tempo di contatto con la mucosa intestinale e quindi il beneficio.

Tenendo conto dei dati è possibile quindi combinare in modo sinergico psillio e melatonina per trattare velocemente ed efficacemente il sintomo costipazione e aggiungere un probiotico specifico, come il B. longum W11, allo scopo di migliorare il microbiota intestinale e agire alla base del problema.

ibs