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Oncologia

Il ruolo dei glucosinolati nei tumori gastrointestinali: dalla prevenzione alla terapia

Il trattamento del cancro colorettale (CCR) è limitato e nel corso degli anni si sono verificati pochi sviluppi in questo campo.
Nuove strategie terapeutiche coinvolgono fitocomposti biologicamente attivi come i glucosinolati estratti dalle verdure della famiglia delle Brassicaceae (o Cruciferae), molecole che hanno dimostrato proprietà antitumorali, sia in prevenzione che in terapia.

La silibina nel trattamento delle patologie degenerative epatiche

È stato dimostrato che la silibina, estratta dal Silybum marianum presenta una serie di proprietà benefiche, tra cui effetti antinfiammatori, antiossidanti, antifibrotici, antivirali e citoprotettivi.
Questi attributi rendono la silibina un candidato promettente per il trattamento della fibrosi epatica, della cirrosi, del cancro al fegato, dell’epatite virale, della steatosi epatica non alcolica e di altre condizioni dismetaboliche epatiche.

Carcinogenesi del colon ed Escherichia coli pks+

Review del 2024 pubblicata su su Microorganism esamina il ruolo del microbiota intestinale nella carcinogenesi del colon, chiarendo come i batteri produttori di colibactina inducano danni al DNA, promuovano l’instabilità genomica, interrompano la barriera epiteliale intestinale, inducano infiammazione della mucosa, modulino le risposte immunitarie dell’ospite e influenzino le dinamiche del ciclo cellulare.

Timochinone da Nigella sativa in combinazione con agenti immunoterapici nel carcinoma neuroendocrino extrapolmonare

Il carcinoma neuroendocrino scarsamente differenziato (NEC), forma più aggressiva di neoplasie neuroendocrine, ha opzioni terapeutiche limitate e scarsa sopravvivenza complessiva.
Tra gli agenti coadiuvanti dell’immunoterapia per questo tipo di tumori, risultati promettenti sono stati osservati dall’associazione con il timochinone, principale componente bioattivo dell’olio di semi di Nigella.

Efficacia preventiva e terapeutica della curcumina nel cancro cervicale

La curcumina è stata classificata come la terza generazione di molecole ad azione preventiva del cancro negli Stati Uniti.
Review del 2023 riassume per la prima volta i risultati degli studi sui meccanismi d’azione della curcumina contro il cancro cervicale e si è scoperto che può influenzarne anche lo sviluppo attraverso meccanismi come la promozione dell’apoptosi, la riduzione della proliferazione e dello sviluppo di metastasi e l’induzione dell’autofagia delle cellule tumorali, oltre ad inibire direttamente l’espressione genica dell’HPV.

Cancro al seno, disordini metabolici e microbiota intestinale: quale ruolo per la Berberina?

Le alterazioni del profilo lipidico e glucidico sono direttamente collegate all’insorgenza di patologie, tra cui il cancro al seno, e sono ormono-responsive.
La letteratura evidenzia come la disbiosi microbica intestinale giochi un ruolo fondamentale nell’insorgenza di tali disordini metabolici, e quindi sia indirettamente responsabile dell’insorgenza e della progressione delle neoplasie.
Nutraceutici come la berberina, attiva sia sul metabolismo che sul microbiota, sembra essere tra le soluzioni ideali per elaborare strategie preventive.

Cancro al seno triplo negativo e microbioti correlati: quale utilità in oncologia?

Tra le varie tipologie di cancro al seno, quello definito “triplo negativo” (TNBC) è quello più aggressivo: ha meno opzioni di trattamento rispetto ai tumori al seno recettori-positivi e una prognosi complessivamente peggiore, con tassi di recidiva più elevati.
Pertanto, una comprensione approfondita dell’influenza batterica sulla progressione e sul trattamento del TNBC può avere un grande valore diagnostico, prognostico e terapeutico.

AHCC® come coadiuvante nella terapia del tumore al colon con bloccanti del check-point immunitario

Diversi studi hanno segnalato che l’AHCC®, un estratto standardizzato e brevettato di micelio del fungo Lentinula edodes (shiitake) è in grado di inibire la crescita tumorale e migliorare la funzione delle cellule immunitarie.
Un recente studio in vivo ha testato l’attività dell’AHCC® nel promuovere l’effetto terapeutico di una combinazione di due farmaci bloccanti del checkpoint immunitario (ICB) sul tumore al colon murino.

Il Clostridium butyricum CBM588 riconferma la sua efficacia additiva nelle terapie per il carcinoma renale metastatico

L’aggiunta del ceppo probiotico CBM588 alle terapie per il carcinoma renale avanzato o metastatico (mRCC), eseguite usando l’inibitore della tirosin chinasi cabozantinib (VEGFR-TKI) insieme all’inibitore del check-point immunitario (ICI) nivolumab, è stata associata a migliori esiti clinici relativi al tasso di risposta obiettiva (ORR), alla sopravvivenza libera da progressione (PFS) e al profilo di tossicità.