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Quali possibili ruoli del microbiota intestinale nella predisposizione alle UTI ricorrenti?

Recente articolo scientifico porta alla luce i ruoli modulatori del microbiota intestinale rispetto alla predisposizione verso le UTI ricorrenti (rUTI).
È altamente probabile che un intestino perturbato possa facilitare la colonizzazione vescicale degli UPEC, così come un microbiota intestinale disbiotico e il sistema immunitario dell’ospite possano aggravare gli episodi di rUTI.

Timochinone da Nigella sativa in combinazione con agenti immunoterapici nel carcinoma neuroendocrino extrapolmonare

Il carcinoma neuroendocrino scarsamente differenziato (NEC), forma più aggressiva di neoplasie neuroendocrine, ha opzioni terapeutiche limitate e scarsa sopravvivenza complessiva.
Tra gli agenti coadiuvanti dell’immunoterapia per questo tipo di tumori, risultati promettenti sono stati osservati dall’associazione con il timochinone, principale componente bioattivo dell’olio di semi di Nigella.

Dispepsia funzionale: l’efficacia clinica della combinazione di perilla e zenzero

La letteratura scientifica afferma l’efficacia dell’uso dei procinetici nel trattamento dispepsia funzionale; nebuloso è però il loro rapporto rischio-beneficio.
Alcuni ricercatori italiani hanno quindi brevettato un’alternativa nutraceutica a spiccata attività anti-dispeptica, con effetto terapeutico sia a livello gastrico che duodenale.

Terapia batterica per IBS-D: promettenti risultati da uno studio clinico pilota

La ridotta concentrazione intestinale di bifidobatteri è stata più volte associata alla gravità dei dolori addominali e al numero di evacuazioni giornaliere di pazienti con IBS-D.
Un recente studio pilota valida gli effetti benefici del probiotico Bifidobacterium longum ES1 sul miglioramento dei parametri clinici e sierologici dei soggetti arruolati affetti da IBS-D.

Serbatoi intestinale, vaginale e vescicale sono implicati nelle donne con UTI ricorrenti

La recidiva delle infezioni delle vie urinarie (rUTI), generata da una combinazione di fattori ambientali, batterici e dell’ospite, contribuisce alla morbilità della paziente e allo sviluppo della resistenza antibiotica.
In questo contesto, come sottolineato da una recente review di Nature, è utile attenzionare i possibili reservoir patogenici intestinale, vaginale e vescicale dell’ospite, trattandoli con terapie emergenti quali antiadesivi e probiotici.

Integrazione con enzimi digestivi per i disturbi dell’asse intestino-cervello

Un nuovo studio approfondisce l’uso degli enzimi digestivi nei disturbi dell’intestino-cervello (DGBI).
Questi disturbi, caratterizzati da sintomi gastrointestinali senza cause organiche, sono spesso trattati con diete restrittive.
Gli enzimi digestivi, come la glutenasi e le galattosidasi, agiscono su specifici alimenti, alleviando i sintomi e riducendo le restrizioni alimentari. Studi clinici mostrano risultati promettenti, specialmente per la sindrome dell’intestino irritabile.

Bifidobatteri ed il futuro dei probiotici

La ricerca sui probiotici è un campo in continua evoluzione ed un recente studio indaga il ruolo cruciale che ricoprono i bifidobatteri nella salute umana e nel futuro dei probiotici: metabolizzano diversi tipi di fibra producendo essenziali acidi grassi a corta catena (SCFAs).
I ricercatori si sono concentrati sulla stabilità intestinale e le diverse funzioni di questi batteri benefici, mettendo in evidenza le differenze con i lattobacilli.

L’efficacia anti-stipsi del Bifidobacterium longum W11

Recente studio ha valutato l’efficacia e la tollerabilità del ceppo probiotico Bifidobacterium longum W11 su 636 pazienti con IBS sottotipo costipazione (IBS-C) di età compresa tra i 18 e gli 80 anni.
Un mese di trattamento con B. longum W11 si è mostrato efficace, indipendentemente dalle informazioni anagrafiche, nel migliorare significativamente i sintomi IBS-C correlati (dolore e gonfiore addominali) così come la funzione intestinale, aumentando la frequenza settimanale di defecazione.

Bifidobacterium longum ES1, mirabile alleato della dieta aglutinata

Studio clinico su celiaci neo-diagnosticati dimostra come il ceppo Bifidobacterium longum ES1, in aggiunta a una dieta gluten free, possieda attività antinfiammatoria ed eubiotica.
In aggiunta alla peculiarità ceppo-specifica di digerire piccole quantità di gliadina, queste caratteristiche si dimostrano utili nel contrastare il più possibile gli effetti negativi dovuti alle contaminazioni di gliadina e azzerare i sintomi intestinali residui.

Lactobacillus spp. e metronidazolo contro la vaginosi batterica: la combinazione ideale

Nuovo studio clinico su 100 pazienti con vaginosi batterica dimostra come l’aggiunta esogena di capsule di Lactobacillus vivi e vitali al trattamento con metronidazolo migliori gli outcomes clinici nelle pazienti con VB, rispetto alle trattate con il solo antibiotico.
L’equilibrio tra l’eradicazione dei batteri patogeni e il ripristino di un microbiota vaginale eubiotico passa dunque, in modo innovativo, attraverso un trattamento combinato antibiotico-probiotico.