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Come intervenire nel paziente EPATO.
La Catena Causale FEGATO

La diagnosi di Catena Causale FEGATO, attraverso l’analisi di tutti i sintomi ed i problemi di salute che il malato presenta anche quando apparentemente non sono correlati tra loro, permette di capire se il problema del paziente è partito dall’unità funzionale Fegato (Cuore di Catena Causale) e di esaminare le possibili manifestazioni ed evoluzioni del quadro clinico.

Come intervenire nel paziente MUCOSE.
La Catena Causale MUCOSE

Il paziente che presenta o alterna sindromi flogistiche o infettive ricorrenti/croniche a carico delle mucose ORL, respiratoria, gastrointestinale o urogenitale ha, come causa del suo quadro clinico, un’alterazione dell’unità funzionale costituita dalla MUCOSA con i propri specifici e distrettuali MICROBIOTI e MALT.

Virus, i killer silenziosi

Specifici virus, alterando il DNA delle cellule ospiti, le rendono soggette allo sviluppo di tumori. Il virus aderisce ad una cellula, vi penetra e libera il suo DNA o RNA che assume il controllo della stessa e la costringe a replicare il virus. Generalmente, la cellula infetta muore, poiché il virus impedisce lo svolgimento delle sue normali funzioni, ma prima libera nuovi virus che continuano ad infettare altre cellule. Alcuni virus non uccidono le cellule che infettano, bensì ne alterano le funzioni.

Come si sviluppa il microbiota intestinale nei primi 5 anni di vita?

Il microbiota intestinale è abitato da un ecosistema densamente popolato che prende origine alla nascita ma la successione con cui i diversi batteri vengono “incorporati” è ancora poco conosciuta. Il microbiota del bambino fino ai 5 anni è particolarmente sensibile alle perturbazioni esterne che si riflettono sul suo stato di salute e possono perdurare anche in età avanzata.

Chi sono i protagonisti del microbiota neonatale?

Durante la gestazione, sotto la spinta ormonale, i microbioti intestinale e vaginale giocano un ruolo decisivo nella corretta regolazione di tutti quei cambiamenti metabolici ed immunitari che la donna subisce affinché la gravidanza progredisca in modo fisiologico.

COVID-19 e microbiota intestinale: ultime novità

I batteri intestinali commensali possono contribuire alla difesa contro potenziali patogeni promuovendo interazioni immunitarie benefiche. Gli interventi mirati al microbiota intestinale possono avere effetti antivirali sistemici nell’infezione da SARS-CoV-2.

Quali soluzioni nei pazienti con ipercolesterolemia ma non in nota per le statine?

Negli ultimi decenni, si è osservato un significativo prolungamento della speranza di vita; in questa situazione, livelli anche moderatamente elevati di colesterolo totale e LDL possono, a causa della maggiore durata dell’esposizione, indurre la comparsa di eventi clinici. Tra le sostanze nutraceutiche con maggiori evidenze nella riduzione dei livelli di colesterolo totale e LDL troviamo la berberina e la monacolina K da riso rosso fermentato.

Il ruolo dei nutraceutici nel paziente intollerante alle statine

I soggetti che non tollerano un trattamento farmacologico a base di statine rappresentano un problema clinico molto importante tanto da essere una delle maggiori cause di interruzione precoce del trattamento ipocolesterolemizzante, oltre a rappresentare l’ostacolo più importante all’impiego di dosi piene di farmaco che potrebbero consentire di raggiungere più facilmente i target LDL nei soggetti a rischio.