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Cosa hanno in comune microbiota intestinale e berberina nei disordini metabolici?

La berberina è nota per essere attiva nel ridurre i parametri gluco-lipidici nei soggetti con disordini metabolici.
Un gruppo di ricercatori ha evidenziato come il microbiota intestinale, attraverso batteri specifici, giochi un ruolo chiave nel modulare l’effetto ipolipemizzante della berberina e l’attività biochimica in risposta ai trattamenti farmacologici.

Il microbiota vaginale nella medicina predittiva, preventiva e personalizzata contro il cancro alla cervice indotto da HPV

Il microbiota vaginale può considerarsi un parametro predittivo, preventivo e personalizzato nella lotta al cancro alla cervice indotto da HPV.
Nell’analisi dei dati in letteratura si è scoperto che tra tutte le possibili combinazioni la presenza di L. iners e/o Gardnerella vaginalis aumenta il rischio di infezioni e la persistenza da HPV nonché la progressione della lesione.

Il microbiota intestinale può influenzare il cancro al seno?

La disbiosi intestinale può essere considerata come un ulteriore fattore di rischio nello sviluppo del cancro al seno e nella resistenza alle terapie antitumorali.
Capire i possibili meccanismi che legano la composizione batterica intestinale e la progressione e lo sviluppo delle cellule tumorali del seno, può rappresentare un vantaggio per l’utilizzo di probiotici, prebiotici e integratori capaci di intervenire nella disbiosi e coadiuvare così le principali terapie antitumorali.

Quali parametri del microbiota intestinale sono utili in clinica?

Poiché alterazioni del microbiota intestinale sono correlate ad una gamma crescente di malattie, la comunità scientifica sta cercando biomarcatori batterici, indicatori di anomalie rispetto ad uno standard, che possano essere di rilievo nella pratica diagnostica, nutrizionale e terapeutica.
Questi parametri potrebbero diventare parte degli approcci di routine in regime ambulatoriale e ospedaliero.

Può un nutraceutico avere effetti ateroprotettivi?

Le principali terapie farmacologiche per l’aterosclerosi, importante base patologica delle malattie cardiovascolari, devono essere effettuate in modo cronico e gli effetti collaterali che ne possono derivare non possono essere trascurati per ottenere un’adeguata aderenza alla terapia e quindi una buona riuscita clinica.
Gli effetti ateroprotettivi della berberina sono sempre più documentati.

Qual è il ruolo del biofilm nell’otite media?

Nell’otite media acuta ricorrente la presenza e lo sviluppo dei principali patogeni coinvolti sono condizionati dalla presenza del biofilm batterico.
Questa struttura infatti rende difficile all’antibiotico, alle concentrazioni comunemente utilizzate in terapia, di arrivare a queste colonie batteriche che riescono così a resistere alla terapia farmacologia.

IBS: nuove evidenze
nel ridurre
la sintomatologia

Il microbiota intestinale e l’infiammazione di basso grado sembra giochino un ruolo chiave nell’instaurarsi della sintomatologia tipica dell’IBS.
L’uso del probiotico contenente Bifidobacterium longum ES1, già noto per le sue attività antinfiammatorie ed eubiotiche, si è evidenziato utile nel ridurre la sintomatologia dell’IBS, in particolare nei pazienti con alvo diarroico.

Qual è il ruolo del
microbiota vaginale
nella vaginosi batterica?

L’uso di ceppi probiotici è ormai un mezzo complementare nel trattamento della vaginosi batterica.
Ma a livello vaginale si devono preferire determinate specie di lattobacilli?
Oggi il Lactobacillus crispatus è sempre più considerato il biomarcatore del tratto uro-genitale della donna sana, suggerendone l’uso per il mantenimento e il ripristino di un ecosistema eubiotico.

Il microbiota intestinale può influenzare il cancro ovarico?

Negli ultimi anni è stato dimostrato come il microbiota intestinale possa contribuire alla formazione di tumori. Una recente review identifica un microbiota tipico delle donne con cancro ovarico e come questo possa interagire con l’evoluzione della malattia e con le terapie antitumorali.