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Batteri GABA-produttori: studio ne evidenzia una relazione con il sonno

Uno studio del 2020 propone possibili applicazioni di probiotici GABA-produttori sulla qualità del sonno.
I risultati evidenziano che i trattati con batteri ad alta produzione di GABA, rispetto agli altri, vanno incontro ad una riduzione dell’ansia, ad un significativo prolungamento della durata ed una riduzione della latenza del sonno, identificando quindi un netto miglioramento anche della qualità del sonno stesso.

Berberina un potente chemiosensibilizzante e chemioprotettore

Una recentissima review dimostra chiaramente come la berberina sia la molecola ideale per invertire la resistenza alla terapia indotta dalle cellule tumorali stesse, dalla radioterapia e dagli agenti chemioterapici.
La berberina agisce contro molti tipi di cellule tumorali chemio/radioresistenti e le sensibilizza al trattamento anticancro mostrando un enorme potenziale in add-on therapy ai farmaci ed ai trattamenti antitumorali.

Berberina e assorbimento: studio analizza una soluzione al problema

Un fattore limitante l’uso della berberina è lo scarso assorbimento causato dalla poca solubilità e dalla presenza di pompe di estrusione come la glicoproteina-P che riestrude la porzione assorbita della berberina nel lume intestinale.
I risultati di un recentissimo studio di farmacocinetica in volontari sani evidenziano come la biodisponibilità della Berberina Fitosoma® sia 10 volte maggiore rispetto alla berberina cloridrato.

Metformina… SI o NO?
Uno studio universitario ne valuta le alternative

Nel 2020 un gruppo dell’Università di Pavia ha condotto uno studio per valutare l’utilizzo di una combinazione di Berberis aristata e Silybum marinum come nutraceutico alternativo alla metformina.
I risultati hanno evidenziato come questo strumento possa essere un valido aiuto in pazienti naive con diabete mellito di tipo 2 per la sua attività di miglioramento dell’aspetto glucidico e lipidico.

ADHD: tra i fattori genetici e ambientali,
spunta il microbiota?

Uno studio pubblicato su Microorganism nel 2020 supporta il ruolo del microbiota intestinale nella fisiopatologia della ADHD.
Gli autori hanno messo in luce, tramite le più moderne metodiche di analisi e sequenziamento, una riduzione dei generi Coprococcus e Prevotella, batteri produttori di SCFA, ed uno squilibrio del rapporto Prevotella/Bacteroidetes a favore di quest’ultimo.

Aggiornamenti sulla sensibilità al glutine non-celiaca e microbiota

I rilievi bioptici intestinali suggeriscono che il sistema immunitario innato ed adattativo siano coinvolti nell’innesco dell’infiammazione intestinale che si verifica nella sensibilità al glutine non-celiaca (NCGS).
Il meccanismo fisiopatogenico prevede anche una disbiosi caratterizzata da diminuzione di Firmicutes e/o Bifidobacterium ed aumento di Bacteroides ed Escherichia coli.

Berberina e PCOS:
una review internazionale fa il punto

L’eziopatogenesi della PCOS si è dimostrata multifattoriale: l’iperinsulinemia, risposta compensatoria all’insulino-resistenza, induce l’ipofisi al rilascio massiccio di LH, il cui eccesso può inibire la sintesi di SHGB portando ad un aumento degli androgeni liberi che vanno a ridurre la funzione ovarica.
Inoltre, l’insulina è anche in grado di andare ad agire direttamente a livello della teca ovarica, portando ad un aumento del rilascio di androgeni.

Microbiota-gut-brain axis: una review ne evidenzia la bidirezionalità

Data l’importanza del microbiota nella modulazione delle vie di segnalazione neuronali ed ormonali, oggi si espande il concetto di “gut-brain axis” in “microbiota-gut-brain axis”.
Un’alterazione della comunicazione tra microbiota-gut-brain può portare allo sviluppo di IBD, IBS e disfunzioni neuropsichiatriche.
Il segnale glutammatergico è coinvolto in questa segnalazione bidirezionale.

Perché oncologi e ginecologi dovrebbero preoccuparsi del BMI e dell’ipercolesterolemia?

Dopo la menopausa un BMI elevato risulta correlato all’aumento del rischio di cancro al seno e l’obesità sembra un fattore di rischio specialmente per l’insorgenza del tumore mammario estrogeno-positivo.
Anche le concentrazioni lipidiche sieriche sono associate al rischio di K mammario, a prescindere dal BMI e dallo stato della sensibilità agli estrogeni del tumore.

Medicinale Omeopatico di Risonanza e logica formulativa

Il Medicinale Omeopatico di Risonanza ha la capacità di ristabilire un nuovo EQUILIBRIO morfofunzionale d’organo e cellulare perché, grazie alla peculiare formulazione, si ha la cooperazione fra un’azione chimica, dovuta alle microdosi dei derivati, e quella fisica che accentua e rinforza l’obiettivo del riequilibrio.