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Uso delle batteriocine a scopo terapeutico: futuri scenari per il loro utilizzo

Il numero di ceppi batterici resistenti agli antibiotici sta drammaticamente aumentando.
Le batteriocine, piccoli peptidi antibatterici, utilizzate dai batteri per la loro naturale competizione intraspecie e interspecie, potrebbero essere sfruttate più intensivamente per soddisfare bisogni dell’uomo, in medicina, in agricoltura e in zootecnia, al fine di sostituire gli antibiotici o favorire la loro azione, riducendo così la comparsa di ceppi resistenti.

Silibina Fitosoma®: uno studio ne valuta i benefici sull’assorbimento

La silimarina è una miscela di molecole di cui la silibina, quella maggiormente responsabile della sua attività epato-protettiva è pochissimo assorbita e quindi poco utile.
Questo limite si è superato complessando la silibina con la fosfatidilcolina e dando vita al fitosoma della silibina, Siliphos®.
Uno studio italiano dimostra che la biodisponibilità della silibina contenuta nel Siliphos® è 5 volte maggiore rispetto a quella contenuta nella silimarina.

Da cosa e come viene influenzato il microbiota intestinale neonatale?

Il microbiota intestinale è sensibile a varie esposizioni prebiotiche naturali e/o artificiali nonché antibiotiche durante la prima infanzia. L’importanza di salvaguardare il suo sviluppo è sottolineata dall’evoluzione umana.
La comprensione degli effetti di tali interazioni sulla composizione dei consorzi batterici neonatali potrebbe fornire indicazioni fondamentali per stabilire le strategie più corrette a salvaguardia di un microbiota intestinale che promuova lo stato di salute infantile.

Silibina Fitosoma®: uno studio ne valuta i benefici sull’assorbimento

La silimarina è una miscela di molecole di cui la silibina, quella maggiormente responsabile della sua attività epato-protettiva è pochissimo assorbita e quindi poco utile.
Questo limite si è superato complessando la silibina con la fosfatidilcolina e dando vita al fitosoma della silibina, Siliphos®.
Uno studio italiano dimostra che la biodisponibilità della silibina contenuta nel Siliphos® è 5 volte maggiore rispetto a quella contenuta nella silimarina.

Vulvovaginite da Candida: il butirrato corre in aiuto?

Autori hanno dimostrato l’efficacia del butirrato nell’inibire la proliferazione della Candida intestinale e nel ridurre la sua capacità di produrre biofilm, sinergizzando con i farmaci antifungini.
L’attività diretta anti-Candida sembra dovuta alla capacità del butirrato d’inibire l’istone-deacetilasi, enzima responsabile della formazione della chitina, cruciale per il passaggio della Candida dalla forma innocua di spora alla forma ifale invasiva.

Clostridium butyricum CBM588 e carcinoma renale metastatico

Pazienti con carcinoma renale metastatico con istologia a cellule chiare e/o sarcomatoide e malattia a rischio intermedio/basso, sono stati randomizzati 2:1 a ricevere gli anticorpi monoclonali inibitori del checkpoint immunitario nivolumab + ipilimumab, con o senza l’aggiunta di C.butyricum CBM588.
Nel braccio con CBM588 sono state osservate sovraregolazione della via di biosintesi del dTDP-β-L-ramnosio, diminuzione della via della glicolisi IV e del percorso di fermentazione del piruvato ad isobutanolo e aumenti delle chemochine.

Resistenza agli antibiotici tra i bifidobatteri intestinali umani

Il microbiota del tratto gastrointestinale umano può essere esposto ad antibiotici in ogni fase della vita, per prevenire e curare malattie infettive batteriche.
Le comunità batteriche intestinali, compreso il genere Bifidobacterium, presentano un serbatoio di geni di resistenza agli antibiotici e dunque la terapia antibiotica seleziona quei microrganismi che ospitano tali caratteristiche genetiche, modulando così la composizione del microbiota.

Silibina Fitosoma®: uno studio ne valuta i benefici sull’assorbimento

La silimarina è una miscela di molecole di cui la silibina, quella maggiormente responsabile della sua attività epato-protettiva è pochissimo assorbita e quindi poco utile.
Questo limite si è superato complessando la silibina con la fosfatidilcolina e dando vita al fitosoma della silibina, Siliphos®.
Uno studio italiano dimostra che la biodisponibilità della silibina contenuta nel Siliphos® è 5 volte maggiore rispetto a quella contenuta nella silimarina.

Quercetina Fitosoma®: nuovo studio ne conferma l’attività antivirale

Studio patrocinato dall’Università di Oxford e pubblicato a gennaio 2023 su Frontiers in Pharmacology valuta Quevir®, 500 mg/compressa di Quercetina Fitosoma®, in pazienti positivi a SARS-CoV-2.
I risultati evidenziano come dopo 7 giorni di terapia con Quevir® il 68% dei trattati abbia ottenuto la negativizzazione dall’infezione virale, rispetto al 24% del controllo, e come il 52% abbia ottenuto l’azzeramento sintomatologico, verso il solo 24% del controllo.

Candida: L. crispatus e le nuove evidenze a livello vaginale

Studio dimostra che fra tutti i ceppi di lattobacilli testati (L. crispatus, L. gasseri e L. jensenii) L. crispatus è quello più attivo nell’inibire la crescita di C. albicans e la sua trasformazione in ifa, mantenendo sotto controllo l’ambiente vaginale.
Il tasso di inibizione della crescita è stato maggiore per L. crispatus, arrivando al 70%, così come il tasso di inibizione nella formazione delle ife, 90% di inibizione della germinazione della spora.