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Modelli di diversità del microbiota orale negli adulti e nei bambini

La disbiosi del microbiota orale è stata associata a varie malattie umane locali e sistemiche come la carie dentale, la malattia parodontale, l’obesità e le malattie cardiovascolari.
La composizione batterica orale può essere influenzata dall’età, dall’igiene orale, dalla dieta, dal peso, dal sesso biologico e dall’origine geografica.

Low-FODMAP Diet: efficacia, problemi e possibili soluzioni

La dieta low-FODMAP (LFD) è una dieta terapeutica ideata per contrastare sintomi quali dolore addominale, gonfiore, distensione e/o anomalie delle abitudini intestinali, tipici dei disturbi funzionali.
Nonostante la sua efficacia, comprovata da numerosi studi clinici, restano ancora alcune problematiche a cui si può trovare soluzione con l’integrazione di adeguati probiotici e nutraceutici.

Il ruolo del microbiota intestinale nella celiachia

Recente review discute il coinvolgimento del microbiota intestinale nell’esacerbazione del disordine celiaco in soggetti geneticamente predisposti.
Inoltre, suggerisce la possibilità di modulare il microbiota con specifici ceppi probiotici, somministrati in concomitanza alla dieta aglutinata, al fine di migliorare i sintomi gastro-intestinali nei soggetti celiaci.

Digestione del glutine: l’efficacia clinica di un enzima ottenuto da Aspergillus niger

Studio clinico, randomizzato, contro placebo, investiga l’efficacia degradativa sul glutine dell’enzima AN-PEP, prolil-endoproteasi estratta da Aspergillus niger.
Si evidenzia come l’enzima sia in grado di degradare il glutine determinando una significativa riduzione della concentrazione dei peptidi immunogenici derivati, sia a livello gastrico, che duodenale.

Effetti di Clostridium butyricum 588 sui disturbi intestinali antibiotico-indotti

Studio chiarisce i meccanismi con cui CBM588 previene l’infiammazione ed il danno epiteliale colonici che si possono verificare a causa di patologie immunologiche e metaboliche intestinali e della disbiosi indotta da antibiotici.
Nell’ospite, infatti, la colonizzazione di CBM588 permanente anche dopo trattamento con clindamicina, modula il microbiota intestinale ed i suoi profili metabolici in senso protettivo.

Come si modifica il microbiota vaginale durante le infezioni urogenitali?

Studio pubblicato su Nature analizza le firme microbiche caratteristiche di infezione da candidosi vulvovaginale e Chlamydia trachomatis rispetto ad una condizione di salute e una di vaginosi batterica, testimoniando come le donne infette avessero un microbiota vaginale collocabile a metà tra eubiosi e disbiosi.
La diminuzione della concentrazione di lattato vaginale conseguente alla deplezione di L. crispatus rappresenta l’indicatore comune delle condizioni infettive prese in esame.

Ad ogni dieta le proprie soluzioni di Terapia Batterica di Precisione: il caso della Low-FODMAP Diet

La Low-FODMAP Diet (LFD) riduce le principali fonti alimentari del microbiota intestinale, diminuendo la produzione di gas ma causando anche la riduzione di taxa eubiotici quali Bifidobacteria ed Firmicutes.
Questo provoca un conseguente aumento del rischio di disbiosi pro-infiammatoria e maggiore permeabilità delle mucose del colon.
È quindi raccomandabile integrare la LFD con un probiotico ad alto contenuto di Bifidobacteria per mantenere l’eubiosi del microbiota durante il periodo di dieta.

La disbiosi intestinale nei bambini con bronchiolite

Recente studio indaga la disbiosi del microbiota intestinale di bambini affetti da bronchiolite evidenziando una minor biodiversità ed una carenza dei principali generi batterici butirrato produttori.
Gli autori ipotizzano che la somministrazione di C. butyricum possa alleviare l’infiammazione, quindi la sintomatologia, e favorire la guarigione dei bambini affetti da tali infezioni virali respiratorie.