
Berberina: l’arma giusta per contrastare l’IBS-D
Sicuramente l’IBS-D, tra tutte le sottocategorie di IBS, risulta essere la forma più invalidante per la vita sociale. Il meccanismo legato all’IBS-D non è ancora del tutto chiaro; ciò che è certo è come, a livello intestinale, si osservi una ipermotilità, un’attivazione immunitaria della mucosa e un aumento della permeabilità che concorrono ad accentuare la sintomatologia.
Tra le varie categorie di farmaci di prima linea usati per ridurre la sintomatologia da IBS-D si annoverano gli antispastici, gli antagonisti della dopamina e gli antagonisti 5-HT3; tuttavia, ad oggi non esiste una cura univoca, efficace e definita per i sintomi di questa patologia.
Lo studio clinico in doppio cieco, randomizzato e controllato verso placebo A Randomized Clinical Trial of Berberine Hydrochloride in Patients with Diarrhea-Predominant Irritable Bowel Syndrome delucida il ruolo della berberina nel migliorare la sintomatologia dei pazienti affetti da IBS-D.
Razionale d’uso della berberina e disegno dello studio
Gli autori dello studio hanno preso la berberina come punto di partenza in quanto già nota per le sue proprietà antidiarroiche; infatti, diversi lavori presenti nella letteratura scientifica riportano come questa molecola:
- agisca sul sistema dell’acquaporina 4 (AQP4) migliorando l’assorbimento di acqua nel lume intestinale;
- riduca la motilità intestinale con un meccanismo strettamente correlato al sistema oppioide endogeno.
Sulla base di queste evidenze, i ricercatori hanno randomizzato 132 pazienti con diagnosi di IBS-D in due gruppi: al primo è stata somministrata berberina 200mg due volte al dì (per un totale di 400mg di berberina al giorno) mentre al secondo gruppo è stato somministrato il placebo con la medesima metodica, entrambi per 8 settimane per poi concludere il trial clinico con un periodo di wash-out di 4 settimane.
Risultati clinici
In 8 settimane di trattamento i pazienti assuntori di berberina hanno avuto una riduzione del 70% della frequenza degli episodi di diarrea, rispetto al 15% del gruppo placebo.
Il gruppo trattato ha ridotto anche l’IBS score del 35% e il dolore addominale del 65% ed ha migliorato, di contraltare, il punteggio Quality of Life (QoL) del 30%.
È sicuramente interessante notare anche i risultati all’interruzione del trattamento (verificatisi dunque durante le 4 settimane di follow-up).
In particolare, i pazienti trattati con berberina, che precedentemente avevano avuto un miglioramento di tutta la sintomatologia, hanno riscontrato un aumento della frequenza delle evacuazioni, mentre nel gruppo placebo non è stata registrata nessuna differenza durante e nel post-trattamento, a riprova che era stato proprio l’intervento con la berberina ad influire significativamente sul decremento di questi parametri.
Per terminare, il presente studio dimostra come la berberina sia a tutti gli effetti un trattamento efficace e sicuro in grado di alleviare i sintomi che affliggono i pazienti con IBS-D.
