
Candidosi vulvovaginale: come fronteggiarla con la terapia probiotica?
Negli ultimi anni l’indagine sul microbiota vaginale è cresciuta in modo esponenziale e gli studi più rilevanti, presi insieme, hanno sottolineato una dominanza nelle vagine sane: quella lattobacillare.
Pertanto, si ipotizza che la dominanza vaginale di Lactobacillus possa ridurre il rischio di VVC.
La recentissima review pubblicata su Frontiers Vulvovaginal candidiasis and vaginal microflora interaction: Microflora changes and probiotic therapy fa luce sui cambiamenti dell’ecosistema vaginale che normalmente avvengono durante l’infezione da VVC, sottolineando la possibilità di utilizzare specifici batteri probiotici per prevenire e curare la VVC, in modo da ridurre le conseguenze negative dell’infezione e ridurre i costi socio-sanitari annessi a tale problematica.
Tratti vaginali eubiotici e disbiotici
Il microbiota vaginale sano è dominato da Lactobacillus crispatus; tuttavia, quando si passa da uno stato di salute all’infezione batterica o fungina che sia, il Lactobacillus crispatus viene gradualmente sostituito dal Lactobacillus iners e da Gardnerella, Prevotella, Megasphaera, Roseburia e Atopobium: ciò si ripercuote anche nella variazione di composizione e produzione di metaboliti vaginali.
A riprova di ciò, la produzione di acido lattico è altamente conservata nella vagina eubiotica, mentre la sua diminuzione drastica è un segno comune di condizioni patologiche.
Esiste anche una situazione intermedia di microbiota vaginale anomalo che può costituire uno stato di transizione tra malattia e salute; a questa categoria appartengono anche le numerose donne con infezioni asintomatiche da Candida.
Pertanto, oltre a concentrarsi sulle donne con disbiosi vaginale conclamata con infezione in atto da VVC, il clinico dovrebbe attenzionare anche tutte quelle donne con infezioni asintomatiche da Candida e quelle apparentemente sane ma con microbiota vaginale anomalo, per fornir loro strumenti terapeutici soprattutto in prevenzione al fine di scongiurare l’insorgenza di malattia.
Trattamento e difesa verso Candida
I farmaci antimicotici azolici non sempre sono efficaci nel risolvere la VVC e prevenire le infezioni ricorrenti, dunque gli “agenti anti-Candida alternativi”, basati sui probiotici vaginali, hanno acquisito maggiore importanza clinica.
È stato ampiamente dimostrato il ruolo chiave di alcuni lattobacilli, soprattutto determinati ceppi di Lactobacillus crispatus, nel mantenimento della salute vaginale esplicata attraverso la produzione di metaboliti, tra cui acidi organici, perossido di idrogeno, batteriocine e biosurfactanti, che giocano un ruolo chiave per quanto riguarda l’effetto antifungino.