Permeabilità intestinale: tra nutrizione e microbiota

Permeabilità intestinale: tra nutrizione e microbiota

L’alterazione della barriera intestinale, con conseguente aumento della permeabilità (leaky gut syndrome), è una condizione comune ad un’ampia gamma di disturbi, tra cui malattie infiammatorie intestinali, sindrome del colon irritabile, sindrome metabolica e obesità.

L’articolo The Influence of Nutrition on Intestinal Permeability and the Microbiome in Health and Disease, pubblicato su Frontiers in Nutrition, offre una panoramica approfondita dell’interazione tra permeabilità intestinale, microbiota e nutrizione, sottolineando l’importanza di quest’ultima nella modulazione degli altri fattori.

Leaky gut syndrome: caratteristiche e patogenesi

L’articolo evidenzia come la leaky gut syndrome sia particolarmente rilevante in relazione alla sindrome metabolica: l’aumento della permeabilità intestinale, infatti, permette il passaggio di lipopolisaccaridi batterici nel circolo sanguigno, innescando una risposta infiammatoria sistemica a basso grado.

Questa infiammazione cronica è associata all’insulino-resistenza, all’obesità, all’ipertensione e ad altre manifestazioni della sindrome metabolica.

Inoltre, si ipotizza che la permeabilità intestinale possa contribuire allo sviluppo dell’IBS aumentando la sensibilità viscerale e facilitando la penetrazione di antigeni alimentari, scatenando reazioni infiammatorie locali, associate a dolore addominale ricorrente, alterazioni dell’alvo e gonfiore.

L’articolo chiarisce come il microbiota intestinale svolga un ruolo cruciale nella regolazione della permeabilità intestinale, soprattutto attraverso la produzione di acidi grassi a catena corta (SCFAs) e in particolare del butirrato. Questa molecola fondamentale infatti fornisce energia alle cellule epiteliali del colon, regola l’espressione genica, rafforza le giunzioni serrate, e possiede proprietà antinfiammatorie e antiproliferative.

Le alterazioni nella composizione e nella funzione del microbiota possono contribuire alla disregolazione della risposta immunitaria, all’infiammazione cronica e al danneggiamento dell’epitelio intestinale.

Ruolo della Nutrizione e Modulazione del Microbiota

La dieta rappresenta uno dei principali fattori in grado di modulare la composizione e l’attività del microbiota. L’assunzione di alimenti ultra-processati, ricchi di zuccheri aggiunti e grassi saturi, è associata a una disbiosi intestinale e a un aumento della permeabilità.

Al contrario, una dieta ricca di fibre, frutta, verdura e alimenti fermentati favorisce la biodiversità e la crescita di batteri.

È importante quindi considerare non solo la composizione macro e micronutrizionale della dieta, ma anche l’impatto degli alimenti sulla composizione del microbiota e sulla produzione di SCFAs.

Gli autori infine suggerisco che l’integrazione con probiotici capaci di aumentare la produzione di butirrato possa rappresentare una strategia efficace nella gestione della leaky gut syndrome, per velocizzare gli effetti dell’approccio dieto-terapico.

Il Clostridium butirycum CBM588 è attualmente l’unico ceppo probiotico sul mercato in grado di colonizzare l’intestino e di produrre direttamente butirrato, contribuendo a ripristinare l’equilibrio del microbiota e a migliorare la funzione della barriera intestinale.

Butirrisan