Nigella sativa: effetti cardiovascolari e add-on ai farmaci anti-ipertensivi

L’ipertensione, che costituisce un importante fattore di rischio per diverse e severe complicazioni cardiovascolari, affligge più di 1 miliardo di persone in tutto il mondo.

Gli ultimi dati epidemiologici evidenziano infatti come circa il 30% degli adulti, nei Paesi sviluppati, siano affetti da ipertensione. 

La recente review, Cardiovascular effects of herbal products and their interaction with antihypertensive drugs- Comprehensive Review, indaga gli effetti protettivi cardiovascolari di alcuni derivati erbali, tra i quali la Nigella sativa, e i vantaggi della co-somministrazione con alcuni farmaci anti-ipertensivi.

Vantaggi clinici della Nigella sativa in monoterapia o in add-on al farmaco

In aggiunta ad opportune variazioni dello stile di vita, la maggior parte dei soggetti affetti da pressione sanguigna elevata necessitano di una terapia quotidiana con integratori o farmaci. Solitamente, nei casi di lieve o moderata ipertensione, si fa ricorso a rimedi fitoterapici quale la Nigella sativa; tale preferenza è giustificata dall’efficacia di tale estratto, a fronte di un ridotto rischio di effetti collaterali e interazioni farmacologiche avverse.

Inoltre, la review evidenzia la possibilità, nei casi di pazienti sottoposti a trattamento farmacologico che comunque non raggiungono il target pressorio, di condurre un add-on therapy con la Nigella sativa.

In particolare, la Nigella sativa in add-on all’amlodipina, rispetto al solo farmaco, ha dimostrato un maggior controllo dei parametri pressori senza alterare la farmaco-cinetica del farmaco stesso.

La co-somministrazione ha inoltre ridotto i battiti cardiaci come beneficio addizionale rispetto a quelli ottenuti con il solo farmaco. 

Meccanismo d’azione della Nigella sativa

La Nigella sativa, nello specifico l’olio ottenuto per spremitura dei suoi semi, presenta importanti proprietà anti-ipertensive esercitate dal composto terpenico attivo in esso contenuto: il timochinone.

La review riporta alcuni dei meccanismi che sono stati ipotizzati essere alla base dell’effetto cardio-protettivo della Nigella sativa e, tra questi, quello con impatto maggiore sembra essere quello antiossidante.

Il timochinone, infatti, aumenta l’espressione di alcuni enzimi antiossidanti, quali SOD e CAT, in modo tale da migliorare la funzione endoteliale e ridurre i parametri pressori.

Grazie alle specifiche capacità del timochinone, la Nigella sativa risulta essere efficace, sia in monoterapia che in add-on ai farmaci, non solo nella modulazione della pressione arteriosa, ma anche sull’eventuale e contemporanea alterazione di altri parametri metabolici quali l’ipercolesterolemia.