L. crispatus M247 probiotico d’elezione per contrastare la vaginosi batterica da Gardnerella
La vaginosi batterica (VB), patologia con recidiva del 50% entro i 12 mesi successivi, è caratterizzata da un microbiota vaginale alterato e maggior predisposizione alle infezioni.
Lo studio Vaginal Microbiota Molecular Profiling in Women with Bacterial Vaginosis: A Novel Diagnostic Tool analizza donne con perdite vaginali, discomfort o bruciore e mostra come le positive a VB presentino un’abbondanza di batteri anaerobi, Gardnerella vaginalis in primis, ed una concomitante riduzione del genere Lactobacillus.
Panoramica sui risultati dello studio
Lo studio clinico ha arruolato 329 donne in età riproduttiva, suddivise in funzione della presenza o meno di VB secondo Nugent score. I risultati hanno evidenziato che:
- donne sane erano caratterizzate da una composizione batterica pressoché omogenea, dominata da Lactobacillus, al contrario le positive mostravano un numero incrementato di batteri anaerobi obbligati
- donne con VB presentavano una riduzione importante di Lactobacillus crispatus rispetto alle donne senza VB, e questa era l’unica variabile che si modificava in modo statisticamente significativo all’interno del genere Lactobacillus
- Gardnerella vaginalis era estremamente più presente in pazienti con Nugent score 7-10 (quindi positive alla VB) rispetto a quelle sane, rilevata nel 99,5% delle VB positive.
In più, Gardnerella è riportata essere associata allo sviluppo di biofilm sulla superficie dell’epitelio vaginale, con azione sinergica con altri batteri anaerobi associati alla VB.
In questo quadro, l’integrazione con L. crispatus risulta necessario per ridurre e/o prevenire il ricorso a terapie farmacologiche e l’instabilità dell’ambiente vaginale, nonché ripristinarne l’eubiosi.
L’eccellente protezione di L. crispatus M247
Crispact®, che contiene L. crispatus M247, colma appieno tali esigenze.
Ad oggi, infatti, le pubblicazioni dimostrano chiaramente che, indipendentemente dall’etnia, L. crispatus M247 è sempre e solo eubiotico, è il più protettivo per l’ambiente vaginale e limita l’infettività vaginale:
- produce acido lattico in forma destrogira (attività antimicrobica) e levogira, mantenendo un basso pH
- grande produttore di perossido d’idrogeno, che contrasta la colonizzazione dei patogeni
- esprime il gene LEA che codifica per una proteina d’aggancio utile per competere direttamente con Gardnerella e due geni per l’interazione con la fibronectina che limitano la colonizzazione vaginale di
Inoltre, Crispact® resiste a metronidazolo e mostra grande vitalità in acido borico; in ADD-ON a metronidazolo ripopola tempestivamente costruendo un ambiente protettivo e riduce la capacità di ricolonizzazione dei patogeni.
Crispact® colonizza in 3 mesi il 94% del microbiota vaginale e aderisce all’epitelio vaginale e intestinale grazie alla produzione di EPS (esopolisaccaridi).