Lactobacillus crispatus M247 il probiotico di precisione in ginecologia

Le patologie del tratto urogenitale femminile possono essere velocemente gestite attraverso l’utilizzo di antibiotici e disinfettati, ma agire contemporaneamente anche sulle cause consente di ridurre efficacemente il rischio di recidiva.

In particolare, l’utilizzo di un probiotico in grado di modificare il microbiota del tratto urogenitale in chiave più protettiva rappresenta un ottimo mezzo per fornire una salute urogenitale più stabile.

In questo contesto L. crispatus M247 può essere considerato il probiotico di precisione per la salute del tratto urogenitale. I motivi di questo riconoscimento sono stati riassunti nello studio “Lactobacillus crispatus M247: characteristics of a precision probiotic instrument for gynecological and urinary well-being”.

Le peculiarità del L. crispatus M247

Nello studio citato sono state prima di tutto descritte le caratteristiche principali di un microbiota vaginale sano: predominanza di lattobacilli e bassa biodiversità. I vari studi accumulatisi nel corso degli anni hanno evidenziato la necessità di distinguere tra i vari lattobacilli, in quanto non tutti hanno lo stesso effetto protettivo a livello del microbiota vaginale, anzi alcuni possono addirittura favorire la presenza di patogeni. Questa affermazione ha condotto all’individuazione di L. crispatus come il lattobacillo maggiormente presente in un microbiota vaginale sano e quindi la sua predominanza è quella più auspicabile per un microbiota vaginale protetto.

Diversi studi hanno evidenziato la capacità di L. crispatus di aderire efficacemente alla mucosa vaginale, grazie a specifiche strutture di adesione, sia dopo somministrazione orale che locale.

Infatti, i dati presenti in letteratura hanno dimostrato che il ceppo può colonizzare efficacemente la mucosa vaginale, ovvero instaurare una predominanza di L. crispatus nel 94% delle donne, dopo 90 giorni di somministrazione orale.

Inoltre, L. crispatus si è dimostrato l’unico lattobacillo in grado di antagonizzare direttamente patogeni come Gardnerella, Chlamydia e Trichomonas.

Un’altra delle armi messe in campo da L. crispatus M247 è la produzione di perossido di idrogeno, considerato essere un elemento cruciale contro i patogeni. L. crispatus M247 non solo produce perossido di idrogeno ma lo fa anche in modo efficiente rispetto agli altri ceppi.

Il perossido di idrogeno così prodotto è stato dimostrato agire su specifici recettori per avere un effetto finale di tipo antinfiammatorio e di ripristino dell’epitelio. Inoltre, L. crispatus M247 è l’unico in grado di produrre acido lattico nella forma necessaria a stabilire un’efficace azione protettiva da virus e batteri.

A rendere ancora più razionale l’impiego del L. crispatus M247 nella protezione del tratto genitale c’è la sua resistenza non trasferibile a metronidazolo e acido borico, comunemente utilizzati per il trattamento delle infezioni vaginali. Questo lo rende adatto alla co-somministrazione e quindi all’azione sinergica della combinazione antibiotico e probiotico.

Gli studi clinici su L. crispatus M247

Uno studio condotto in donne con HPV ha dimostrato che la somministrazione orale del prodotto Crispact® contenente L. crispatus M247, è stata in grado di modificare efficacemente la composizione del microbiota vaginale già dopo 90 giorni di assunzione, conducendo ad una predominanza di L. crispatus.

Questa modifica del microbiota vaginale ha condotto a maggiore negativizzazione dell’HPV, rispetto a quella spontanea. A sostegno di questa azione del L. crispatus M247, uno studio successivo ha dimostrato come l’assunzione di Crispact® per 12 mesi ha condotto a normalizzazione della citologia cervicale HPV-correlata in un numero superiore di donne rispetto a quelle non trattate.

Considerando, quindi, tutte le caratteristiche del ceppo descritte fino ad ora, il L. crispatus M247 può essere considerato il probiotico di elezione per favorire la salute ginecologica.

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