Estratti vegetali a base di Cimicifuga racemosa:
cosa li differenzia?

I sintomi caratteristici della sindrome climaterica vengono spesso trattati con la terapia ormonale sostituiva, ma non sempre questa scelta è la migliore per ogni donna. Infatti, la terapia ormonale sostitutiva può presentare effetti collaterali e controindicazioni o essere oggetto di rifiuto da parte della donna stessa.

 Questi aspetti spingono le pazienti e il personale sanitario a cercare alternative terapeutiche efficaci e sicure.

La Cimicifuga racemosa viene utilizzata clinicamente per trattare i sintomi climaterici e la documentazione ne evidenzia i benefici terapeutici.

Nella moltitudine di prodotti commercializzati, è necessario tenere conto della varietà degli estratti vegetali esistenti e saper scegliere in base alle evidenze possedute da ogni estratto.

La review “Differentiated evaluation of extract-specific evidence on Cimicifuga racemosa’s efficacy and safety for climacteric complaints” prende in esame, per la prima volta, il principio cardine che regola la fitoterapia moderna, per la quale è necessario differenziare i vari estratti vegetali per metodiche di preparazione, composizione fitochimica e di conseguenza qualità farmaceutica ed indicazione.

Infatti, in questa review, sono stati oggetto di studio solo gli estratti contenenti Cimicifuga racemosa di qualità farmaceutica e utilizzati nel trattamento della sindrome climaterica.

I dati sulla Cimicifuga racemosa

Gli autori hanno ricercato tutti gli studi clinici pubblicati tra il 2000 e il 2012, effettuati utilizzando estratti di Cimicifuga racemosa e sviluppati per la valutazione di efficacia e sicurezza nella sindrome climaterica.

Per quanto riguarda l’efficacia, il materiale trovato comprendeva 18 studi clinici, su più di 10.000 donne trattate con Cimicifuga racemosa, per la gestione dei sintomi climaterici.

Di questi 18 studi, solo i 15 che erano stati effettuati utilizzando estratti di qualità farmaceutica sono stati presi in esame e la maggior parte riguardava uno specifico estratto isopropanolico del rizoma di Cimicifuga racemosa (iCR), per un totale di 9 studi clinici, effettuati su quasi 9.500 donne. Un numero molto minore di studi, soltanto 2 su un totale di 420 donne, aveva riguardato un estratto etanolico della stessa pianta.

L’ambito sicurezza invece ha visto l’analisi di 35 studi clinici e 1 meta-analisi, 13.500 pazienti in totale, dei quali 11.000 trattati con iCR.

Gli estratti selezionati sono stati definiti per efficacia e sicurezza attraverso l’utilizzo di due scale di valutazione: Oxford Level of Evidence (LOE) e Oxford Grades of Recommandation (GR).

I risultati della review

Tra gli estratti analizzati, la migliore prova di efficacia e sicurezza è stata raggiunta dall’estratto iCR, che si è dimostrato superiore agli altri estratti nel ridurre i sintomi vasomotori, come vampate e sudorazione, e migliorare i sintomi neurovegetativi, come irritabilità, ansia e depressione.

Per quanto riguarda la sicurezza, iCR si è dimostrato sicuro nei tessuti estrogeno-sensibili e privo del rischio di alterare i parametri ormonali. Questo fa sì che solo iCR abbia ottenuto il massimo livello di evidenza e raccomandazione sia per l’efficacia che per la sicurezza.

Infine, quello che gli autori sottolineano è come sia necessario basarsi sulle evidenze scientifiche nella scelta terapeutica, tenendo conto di tutte le differenze che possono riguardare la composizione, la qualità e l’indicazione di un estratto.

Questo concetto è chiaramente dimostrato dai risultati ottenuti dall’iCR, il quale, nella miriade di preparazioni vegetali a base di questa pianta, è risultato essere il più efficace e sicuro nel trattamento della sindrome climaterica.

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